Un fatto riflette un altro fatto.
Segni su un foglio sono un fatto, essi riflettono un altro fatto.
Un fatto può essere espresso con infiniti segni differenti. Le proposizioni del fatto avranno tutte la medesima struttura, la struttura del fatto che riflettono. La struttura esprime il fatto.
Si comunica solo la struttura, essa è la forma, è una cornice vuota, il contenuto è inesprimibile.
Comprendere è riempire con il contenuto, questo spetta all’individuo, questo viene dall’individuo.
La metafisica ha sempre mirato “alla natura più intima delle cose in sé”, questo non è altro che il contenuto. Tutti i metafisici hanno cercato di dire com’era il contenuto del mondo: essi hanno tentato di dare espressione a l’inesprimibile.
Chi ha compreso, abbandona il linguaggio.