I numeri della Laicità: il matrimonio civile a Padova
Una delle ragioni con cui la Chiesa Cattolica è solita giustificare il posto privilegiato che occupa nel nostro paese è il fatto che la essa fornisca molti servizi essenziali ai cittadini della Repubblica. Uno di questi servizi, già da prima dell’adozione della religione cattolica come religione di stato, è quello di fornire luoghi e personale per quelle persone che desiderano unirsi in matrimonio. Di recente un socio del nostro circolo ha indagato tra i dati anagrafici dei residenti della città di Padova, con l’obbiettivo di verificare se il ruolo della Chiesa nel fornire matrimoni sia così centrale come spesso viene sostenuto. I risultati non avrebbero potuto essere più chiari.
Nel primo degli anni presi in considerazione (1964) la Chiesa era effettivamente fondamentale per la celebrazione dei matrimoni a Padova, essendo responsabile per il 98,8% delle cerimonie, ma già nel 2001 questa percentuale era scesa al 57,8% e nel 2016 era scesa ulteriormente al 37,4%. Questo non vuol dire che la Chiesa non sia una presenza importante nella vita di molti italiani, ma questi dati dovrebbero dare pausa a chi pensa che questa presenza si estenda anche solo alla maggioranza degli stessi. Il ruolo privilegiato della Chiesa Cattolica nel nostro paese poteva essere giustificato nel ’64, ma sembra sempre meno giustificabile adesso che essa sembra raggiungere poco più di un terzo dei cittadini.
I Dati in breve:
1964 Matrimoni religiosi 1890 98,8%
Matrimoni Civili 22 1,2%
1985 Viene abolita la religione di Stato
2001 Matrimoni religiosi 572 57,8%
Matrimoni Civili 417 42,2%
2016 Matrimoni religiosi 177 37,4%
Matrimoni Civili 296 62,6%