È di qualche giorno fa la notizia che Verona è stata proclamata “città a favore della vita”, con la mozione 434 sì è infatti sancito che il consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta a:
- inserire nel prossimo assestamento di bilancio un congruo finanziamento ad associazioni e progetti che operano nel territorio del Comune di Verona, ad esempio progetto Gemma e Chiara;
- promuovere il progetto regionale “Culla segreta”, stampando e diffondendo i suoi manifesti pubblicitari nelle Circoscrizioni e in tutti gli spazi comunali;
- proclamare ufficialmente Verona “città a favore della vita”.
I progetti Gemma e Chiara, il primo portato avanti dalla fondazione Vita Nova e il secondo all’interno del Centro Diocesano Aiuto Vita, forniscono un piccolo aiuto economico alle donne per tutta la durata della gravidanza e i primi mesi successivi.
Il progetto “Culla Segreta” invece permette alle donne di portare a termine la gravidanza dando poi in adozione il bambino restando anonime.
Quello che fa più storcere il naso rispetto a questa mozione non è la volontà di ridurre gli aborti ma la scelta dei metodi, ci si chiede infatti se anziché fornire un finanziamento ad associazioni e progetti come quelli citati nella mozione non sia più indicato incentivare e migliorare le strutture già presenti sul territorio, come i consultori. Questi infatti forniscono aiuto alle donne che si trovano in difficoltà economica e non solo, aiutandole ad analizzare varie possibilità su come agire.
Per legge i consultori dovrebbero essere 1 per 20.000 abitanti, spesso sul territorio italiano ci sono molti meno consultori di quelli previsti, non sarebbe quindi meglio fornire un aiuto ai consultori statali anziché a strutture private e di stampo religioso?
Aumentare la conoscenza dei cittadini rispetto alla possibilità di usufruire del “progetto culla segreta” è senz’altro lodevole, ma non sarebbe meglio anche aumentare l’educazione alla contraccezione? Senza dimenticare che i rapporti degli ultimi anni dell’Istituto superiore di Sanità mostrano, ad esempio, come sia fondamentale l’educazione sessuale fin dalle scuole medie inferiori.
In conclusione proclamare Verona “città a favore della vita” sembra ridondante, ci si chiede quale città non lo sia.
Qui sotto è possibile consultare il testo della mozione: