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“Vite Cancellate” di Garrard Conley

by Mattia Massaro
22/03/2019
in Libri

G. Conley, Vite Cancellate, Firenze, Black Coffee, 2016

Boy Erased. Vite cancellate di Garrard Conley

336 pagine

Isbn 978-88-94833-12-6

Traduzione di Leonardo Taiuti

Garrard Conley è un sopravvissuto della terapia riparativa. Nelle scuole dialoga con i ragazzi su cosa significhi crescere gay nel Sud degli Stati Uniti, insegnando loro a superare il trauma attraverso la scrittura. Numerosi suoi articoli sono apparsi su TIME, VICE, CNN, BuzzFeed, Them, Virginia Quarterly Review e The Huffington Post. Di recente è entrato tra i finalisti del Lambda Award, nella categoria memoir e autobiografia. Vive a New York con il marito e Boy Erased è il suo primo libro.

Sinossi

A diciannove anni Garrard, figlio di un pastore battista e devoto membro della vita religiosa di una piccola città dell’Arkansas, è costretto a confessare ai genitori la propria omosessualità. La loro reazione lo mette di fronte a una scelta che gli cambierà la vita: perdere la famiglia, gli amici e il Dio che ama sin dalla nascita oppure sottoporsi a una terapia di riorientamento sessuale, o terapia riparativa, per «curarsi» dall’omosessualità, un programma in dodici passi da cui dovrebbe riemergere eterosessuale, ex-gay, purificato dagli empi istinti che lo animano e ritemprato nella fede in Dio attraverso lo scampato pericolo del peccato. Quello di Garrard è un viaggio lungo e doloroso grazie al quale, tuttavia, trova la forza e la consapevolezza necessarie per affermare la sua vera natura e conquistarsi il perdono di cui ha bisogno. Affrontando a viso aperto il suo passato sepolto e il peso di una vita vissuta nell’ombra, in questo memoir l’autore esamina il complesso rapporto che lega famiglia, religione e comunità. Straziante e insieme liberatorio, Boy Erased è un’ode all’amore che sopravvive nonostante tutto. Questo libro ha ispirato l’omonimo film diretto da Joel Edgerton e prodotto da Focus Features con protagonisti Nicole Kidman, Russel Crowe e Lucas Hedges.

Recensione

Boy Erased di Garrard Conley (preferisco il titolo originale rispetto alla traduzione italiana “Vite Cancellate”) è un memoir e in quanto tale non segue pedissequamente la cronologia degli eventi della vicenda dell’autore poiché questo genere di scrittura è legata all’emozione vissuta. Di conseguenza, viene privilegiata la verità emotiva rispetto a quella fattuale. L’autore si muove avanti e indietro nella narrazione usando il tempo interiore per creare legami e associazioni facendo emergere il significato che ad essi associa. Anche se molto suggestiva ed estremamente toccante, questo tipo di scrittura può mettere in difficoltà il lettore che potrebbe non riuscire a comprendere il normale svolgimento (dal punto di vista cronologico) degli eventi. La quasi totale assenza di azione nel racconto permette di comprendere al meglio le emozioni e i tormenti legati alle memorie di Conley, tuttavia, a volte può risultare un po’ pesante come lettura. Nondimeno, la consapevolezza di star leggendo fatti realmente accaduti da un lato permette di sviluppare empatia verso l’autore, dall’altro lega il lettore al racconto. Finché leggevo questo libro mi è venuto in mente il concetto di “biopolitica” usato dal filosofo Michel Foucault, e di come essa si concretizzi non tanto (o non solo) dall’alto ma all’interno degli stessi rapporti fra le persone. Ogni relazione diventa un rapporto di potere al cui centro vi è la vita (bìos) intesa come collettività che crea norme e parametri per definire la normalità, la sessualità e i desideri. Nel libro si può trovare, infatti, una comunità (quella cristiano battista dell’Arkansas) che giudica l’omosessualità di Conley come un fattore a-normale e, in quanto tale, motivo di giudizio (sociale e divino) e di esclusione dalla suddetta. Esattamente come nelle previsioni di Foucault quando esplicava le modalità d’azione della “biopolitica” nella società moderna, l’allontanamento di Conley comporta la successiva reclusione (voluta principalmente dal padre) in un istituto totalizzante quale era Love in Action. Un luogo creato (da un’organizzazione fondamentalista cristiana) appositamente per allontanare chi non è più idoneo a far parte della comunità per poterlo “correggere” o “curare”, quasi l’omosessualità potesse essere un germe che possa infettare la parte “sana” della popolazione. In questa struttura, i responsabili del programma mettevano in pratica quello che, secondo me, rientrava in una vera e propria pratica di lavaggio del cervello, cercando di indebolire l’autonomia dei “pazienti” rendendoli incapaci di pensare autonomamente attraverso una distruzione sistematica delle loro credenze e affiliazioni. Tutto ciò, tramite tecniche di umiliazione, diminuzione dell’autostima, controllo delle informazioni (le persone ospitate all’interno della struttura venivano perquisite all’entrata per potergli requisire il cellulare e/o il diario personale, inoltre durante il periodo di permanenza non avevano accesso al mondo esterno nemmeno tramite i media) e manipolazioni. Mentre Conley raccontava la sua esperienza vissuta all’interno di Love in Action non ho potuto fare a meno di pensare ad Hanna Arendt ed alle sue analisi sul pensiero di tipo totalitario. Nella sua analisi, l’individuo totalitario viene descritto come una persona sradicata dal proprio passato e da ogni forma di vita comunitaria, strutturalmente incapace di un rapporto con la realtà. È isolato e considera la natura e la storia (ossia la realtà) come processi governati dall’ideologia ufficiale. E che cos’è l’azione di Love in Action se non proprio quella di atomizzare l’individuo, togliergli qualsiasi convinzione o radicamento culturale e sociale per poi “riempire” il suo cervello di una ideologia? Ossia, un progetto salvifico tramite cui modellare il mondo e tutti gli eventi ad esso correlati. Tutto questo tramite un sistema di terrore psicologico. Quanto raccontato da Garrard Conley in Boy Erased credo debba far riflettere sul potenziale ideologico e distruttivo che si può celare dietro una confessione religiosa. Un sistema di credenze che, se preso in mano da fondamentalisti, può diventare l’ennesimo strumento moderno a servizio dell’intolleranza, della violenza e dell’esclusione. In quanto cittadini di uno stato laico e democratico ci si dovrebbe porre la domanda se è giusto che in tali contesti possano esistere e, si permetta di agire ad organizzazioni come Love in Action. Gruppi reazionari, retrogradi ed oscurantisti in antitesi alla scienza e ai diritti umani, gli stessi diritti riconosciuti dall’ONU e dalla società occidentale in genere.

Frasi preferite

«Quell’animale mi sembrava l’incarnazione della foresta: un essere naturalmente dotato di grazia, parte di un mondo selvaggio che non sentiva il bisogno di mettersi in discussione. Non gli importava di vivere o morire. Esisteva, semplicemente». – G. Conley, Vite Cancellate, Firenze, Black Coffee, 2016, p. 179

«[…] mi entusiasmava discutere idee e opinioni come se non fossero altro che terriccio o ciottoli che potevamo rivoltare con le dita». – G. Conley, Vite Cancellate, Firenze, Black Coffee, 2016, p. 181


BOY ERASED – VITE CANCELLATE – Trailer italiano ufficiale
Il nuovo intenso film di Joel Edgerton con il candicato al premio Oscar lucas Hedges, il premio Oscar Russell Crowe, il premio Oscar Nicole Kidman, Joel Edgerton e Xavier Dolan.
Tags: cattolicesimoChiesadiscriminazionedisuguaglianzalibertàcivililibrimoralitàomosessualità
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