Le Fake News sono un problema molto più grave di quanto vorremmo ammettere e colpiscono tutti, dal più ignorante al più acculturato. La disinformazione, facendo leva sui bias dei singoli, riesce a farsi strada anche dove non ce lo aspetteremmo: vediamo di capirci un po’ di più in compagnia di un blogger, che ha fatto della lotta all’Information Disorder il suo hobby preferito. Il socio UAAR Massimo Albertin dialogherà con Michelangelo Coltelli, autore di “Fake news – Cosa sono e come imparare a riconoscere le notizie false” e fondatore di BUTAC – Bufale un tanto al chilo, dapprima un sito, e poi una vera e propria community di Bufale Detector.

Le fake news sono nate con Internet e i social network o anche questa è una bufala? Come si fa a riconoscere una notizia vera da una falsa? Ma, prima ancora, cos’è una fake news, chi le crea e perché? A queste e a molte altre domande risponde Michelangelo Coltelli, fondatore di BUTAC – Bufale un tanto al chilo – uno dei blog di fact-checking più letti in Italia, insieme al suo braccio destro Noemi Urso. Gli autori ci portano indietro nel tempo, fino ai tempi di Costantino, per farci scoprire che le fake news ci accompagnano da secoli, e poi ricondurci al presente, pagina dopo pagina a capire come non perdersi tra le milioni di informazioni che ci scorrono sotto gli occhi ogni giorno. Questo attraverso degli indicatori, delle “spie” che ci aiutano a valutare se ciò che leggiamo è attendibile o meno e dunque a non diventare anche noi dei “condivisori” di false notizie, online e offline.
Un’indispensabile guida “antibufala” da tenere sempre a portata di mano, ricca di consigli, spunti di riflessione, approfondimenti, strumenti e luoghi del web a cui affidarci per verificare i fatti, e vederci più chiaro.
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